elisabetta testa / 09.04.2016

Socievole, coinvolgente, fascinoso affabulatore, è stato l’interprete prediletto di Roland Petit e per molti anni il suo braccio destro. Nato a Bra, in provincia di Cuneo, Luigi Bonino (nella foto di Luciano Romano) gira il mondo per rimontare i balletti del suo “maestro”, continuando ad interpretarne alcuni ruoli – come quello di Coppélius nel balletto Coppélia in scena al Teatro San Carlo – con grande presenza scenica, frutto di una lunga esperienza accumulata negli anni.Come ha cominciato?Ballavo fin da piccolo e a nove anni mi sono ritrovato nella scuola di Susanna Egri, a Torino. Nel 1973 sono andato a Mosca...

elisabetta testa / 08.04.2016

Ha lasciato un vuoto incolmabile. Perché era unica.Con la sua cultura, il suo garbo, la scrittura semplice e folgorante, il giudizio incisivo e sempre avanti. Vittoria Ottolenghi non c’è più. Era una gran signora prima che un autorevole critico di danza. Una persona schiva e gentile che sapeva tirare fuori gli artigli al momento giusto.Un monumento per l’arte tersicorea. Ha illuminato tutti con la sua scrittura sapiente, la sua presenza elegante e discreta, le sue parole singolari, il suo entusiasmo, i mille colori che solo lei sapeva inventare, l’ironia di chi era sfuggito all’olocausto, orribile abominio della nostra ‘umanità’. Era...

elisabetta testa / 01.04.2016

A pochi secondi dall’apertura del sipario, lo stile inconfondibile di Roland Petit, uno dei più celebri coreografi del Novecento, appare in tutta la sua unicità: movimenti diversi, veloci ed inusuali, con tanto di ammiccamenti, mossettine frivole e una grande esuberanza espressiva al servizio dell’ironia. La versione tanto attesa di Coppélia (Anbeta Toromani e Alessandro Macario nella foto di Luciano Romano), in scena al Teatro San Carlo con la compagnia napoletana guidata da Lienz Chang, ha riscosso un meritatissimo successo. L’ambientazione Belle Epoque ha invaso lo spazio scenico tra uomini galanti in uniforme che subiscono il fascino di donne particolarmente femminili...

elisabetta testa / 01.04.2016

Nato il 31 marzo 1872, è stato il massimo rinnovatore del balletto del Novecento. Alto, seducente, una mèche bianca sulla capigliatura corvina, elegante e affezionatissimo al suo monocolo, di carattere irruente ma capace di grandi e sincere amicizie, la sola regola che sembrava guidarlo fu quella di sacrificare tutto a quello che appariva alla sua intelligenza bello e artistico.Giovanissimo, scriveva a sua nonna: “ Sono un ciarlatano pieno di brio, un grande incantatore, un insolente, un uomo in possesso di molta logica e pochi scrupoli, un essere afflitto da assenza totale di talento.”In realtà di talento ne ebbe da vendere....