Senza scomodare Proust e le sue meravigliose quanto veritiere teorie sulla memoria, La Bayadère in scena al Teatro alla Scala di Milano, riporta direttamente al momento iconico - al termine dello spettacolo all’Opéra di Parigi nel 1992 - quando Rudolf Nureyev, poco prima di morire, ebbe un’ovazione per la sua rilettura del balletto. Riportata alla Scala dal direttore del Corpo di Ballo Manuel Legris che ha regalato al pubblico una stagione dopo l’altra di grande danza, eventi unici e altre chicche rare di qualità altissima, la versione coreografica di Nureyev, lontano dalle scene di pantomima, si concentra esclusivamente sulla bellezza...