elisabetta testa / 08.04.2020

Ha lasciato un vuoto incolmabile. Perché era unica. Con la sua cultura, il suo garbo, la scrittura semplice e folgorante, il giudizio incisivo e sempre avanti. Vittoria Ottolenghi non c’è più. Era una gran signora prima che un autorevole critico di danza. Una persona schiva e gentile che sapeva tirare fuori gli artigli al momento giusto. Un monumento per l’arte tersicorea. Ha illuminato tutti con la sua scrittura sapiente, la sua presenza elegante e discreta, le sue parole singolari, il suo entusiasmo, i mille colori che solo lei sapeva inventare, l’ironia di chi era sfuggito all’olocausto, orribile abominio della nostra ‘umanità’. Era...

elisabetta testa / 08.04.2016

Ha lasciato un vuoto incolmabile. Perché era unica.Con la sua cultura, il suo garbo, la scrittura semplice e folgorante, il giudizio incisivo e sempre avanti. Vittoria Ottolenghi non c’è più. Era una gran signora prima che un autorevole critico di danza. Una persona schiva e gentile che sapeva tirare fuori gli artigli al momento giusto.Un monumento per l’arte tersicorea. Ha illuminato tutti con la sua scrittura sapiente, la sua presenza elegante e discreta, le sue parole singolari, il suo entusiasmo, i mille colori che solo lei sapeva inventare, l’ironia di chi era sfuggito all’olocausto, orribile abominio della nostra ‘umanità’. Era...