Stéphane Fournial a Scampia:”Porto la danza in una realtà difficile”

Da tre anni dirige la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, la più antica d’Italia (1812) e tra le più antiche d’Europa. Stéphane Fournial (nella foto) continua il suo percorso portando l’arte della danza – eterea, imprendibile, raffinata – al servizio dei più deboli: nel rione Scampia. “Ho incontrato per caso Gianni Maddaloni, napoletano, celebre judoka, medaglia d’oro nella sua disciplina, (con un figlio altrettanto bravo, anche lui medaglia d’oro ai Giochi Olimpici) – racconta entusiasta Fournial – da una vita aiuta i giovani carcerati, e anche i loro figli disagiati, tra mille difficoltà. Mi ha invitato ad andare nella sua palestra di Scampia e dopo aver visto la struttura ho sentito una stretta al cuore. E’ stato felicissimo del nostro incontro, gli ho messo a disposizione quello che ho: la mia conoscenza ed esperienza nell’arte della danza. Sabato 15 dicembre farò lezione ad allievi di varie età, bambini difficili che vivono una realtà quotidiana piena di problemi e certamente molto al di sotto delle aspettative, dei sogni e delle speranze relative alla loro età. Gli parlerò di arte come Maddaloni fa con lo sport. E’ un appuntamento unico che lascia però ben sperare per il futuro…abbiamo organizzato questo incontro prima di Natale per dare un po’ di conforto e di distrazione, anche se sono ben consapevole di non offrire tanto… Alcuni dei ragazzi hanno una formazione classica, in qualche modo, ma lo scopo principale è quello di motivarli. Tra le tante storie che segue Gianni c’è quella di un ex detenuto che ha iniziato a studiare la musica e ora suona…basta dare dei buoni esempi perché molti, grazie alle opportunità che si offrono, possano seguire un percorso diverso, riabilitativo, ‘normale’. Piantare un seme con la speranza che possa vivere e crescere è la cosa più bella che tu possa regalare. Il Teatro San Carlo e il rione Scampia sono due mondi opposti, il teatro è un posto irraggiungibile per molti, portare un po’ della sua arte mi sembra una cosa bella, soprattutto se nata da un incontro tra me e Maddaloni che con la sua passione e generosità mette tutti in riga, è riverito e amato. E’ un personaggio imponente per quanto fa, paterno e comprensivo e dà un segno di grande civiltà.”

 

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